Si è svolto al Karl Renner Institut di Vienna, dal 16 al 19 luglio scorso, l’11° seminario dello Young Academics Network della Feps, la Fondazione europea per gli Studi Progressisti (Foundation for European Progressive Studies) a cui il Centro per la Riforma dello Stato aderisce come membro italiano insieme a Italianieuropei, Associazione Bruno Trentin, Istituto Gramsci e Fondazione Socialismo. Ai lavori sono intervenuti il segretario generale della Feps Ernst Stetter, Katharina Luger (Ministero Politiche Sociali – Austria) e Patrick Diamond (Policy Network – Gran Bretagna).
L’obiettivo dello Young Academic Network è fornire un contributo “giovane e innovativo” al lavoro di analisi e approfondimento che la Feps conduce su argomenti di immediato interesse per le sinistre socialiste e socialdemocratiche europee.
La recente sessione è stata l’occasione per proseguire il dibattito sui temi di ricerca messi a fuoco dai gruppi di lavoro costituiti nel marzo scorso a Budapest, durante un analogo incontro: elezioni europee 2014, modernizzazione dei partiti, populismo, esclusione-inclusione nell’Ue, lavoro precario, governance socio-economica.
In particolare, il Crs partecipa al gruppo di lavoro sulle elezioni 2014, che si occupa di sviluppare un modello di previsione della distribuzione dei seggi nel prossimo Parlamento europeo al fine di valutare le possibilità per i Socialisti e Democratici di riconquistare la maggioranza relativa nell’assemblea di Strasburgo.
La ricerca sulle elezioni 2014 muove da una sinossi dei risultati che le principali famiglie politiche europee hanno ottenuto in termini di voti e di seggi dal 1979 al 2009. Le stime dei più autorevoli istituti demoscopici dei singoli paesi membri vengono poi analizzate per determinare una prima proiezione dei possibili risultati delle prossime elezioni. In questo modo si vogliono evidenziare le aree dell’Ue in cui i Socialisti e Democratici sono più forti, quelle in cui sono irrimediabilmente deboli ma, soprattutto, quelli in cui è utile e necessario lavorare per ottenere un incremento di consensi che potrebbe pesare in misura decisiva sull’esito del voto. A questo scopo, il gruppo di lavoro si sofferma su alcuni nodi critici (populismo, euroscetticismo, declino della sinistra, politiche di austerità) che potranno avere un impatto significativo sulla campagna elettorale della primavera 2014.

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