Siamo spiacenti di dover comunicare che, causa problemi di salute di uno dei relatori, siamo costretti a RINVIARE l’evento a data da destinarsi.

Un incontro per dar conto di un capitolo importante della formazione di Pietro Ingrao che incontra lo studioso tedesco Rudolf Arnheim nel 1935, giunto a Roma due anni prima, in fuga dalla Germania nazista. A Roma Arnheim ottiene l’incarico presso l’Istituto internazionale per la Cinematografia Educativa creato dalla Lega delle Nazioni, che ha sede a Villa Torlonia. E proprio a Villa Torlonia Arnheim alimenta la passione per il cinema del giovane Ingrao, lo indirizza alla conoscenza della letteratura e della filosofia del Novecento. «Da Arnheim» –  ha scritto Ingrao – «sono stato aiutato a comprendere la natura del razzismo e del fascismo, e questo ha segnato tutta la mia vita: mi ha spinto alla cospirazione antifascista e antinazista, e poi trascinato nell’impegno politico». Arnheim lascia l’Italia nel 1939. Le ricerche condotte nell’Istituto di Villa Torlonia in quegli anni arricchiranno le edizioni successive alla prima del 1933 del celebre libro Film come arte, oggi ritenuto universalmente uno dei testi fondamentali dell’estetica del Novecento. La proiezione di Tempi moderni di Chaplin [1936] vuol essere un omaggio non solo a un autore assai amato da Ingrao, ma anche a un modo di fare cinema inteso alla conoscenza critica della società.
Un’iniziativa della Fondazione Centro studi e iniziative per la Riforma dello Stato Archivio Pietro Ingrao, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

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